programma Verdecoprente Festival.0

è online il programma!

teatro, musica, coro, arti visive, installazioni e narrazioni multimediali si sviluppano nello spazio scenico di paesaggi naturali e urbani, entrando nei borghi, nei musei e nei castelli ma anche nei supermercati, nella scuola e nelle case, luoghi pubblici e privati … vai al programma completo

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Verdecoprente Festival.0


Verdecoprente Festival.0
  settembre 2012
è dedicato ai paesaggi che ci nutrono, spazi in cui culture e nature si incontrano prendendo forma nei linguaggi delle scene, delle arti e delle poetiche contemporanee. Teatri agiti, parlati e cantati, performance, ambienti e percorsi sonori e visivi, installazioni multimediali e site specific, sono le scritture in campo.
Con queste vogliamo attraversare il ‘confine’ fra generi artistici, fra il naturale e il costruito, tra il prodotto della terra e il prodotto dell’uomo, mescolando intenti e visioni nel segno di un’esperienza creativa da ri-scrivere nella masticazione dei linguaggi. Saltando e capriolando, esercitando nello stesso modo i sensi e i muscoli, lo sguardo e l’ascolto, il respiro e il battito, il pensiero e l’emozione.
Perché la scena contemporanea vuole la voce dell’attore quanto la sua danza, ne cerca l’azione e il suo silenzio, il corpo e il suo virtuale, vede le immagini in assenza di luce, scruta le ombre attraverso un pensiero. Pieno e vuoto, teatro senza edificio e musica senza strumento, la poesia del paesaggio che si fa teatro e del teatro che si fa paesaggio è ciò che ci nutre e ci rispecchia, nel caos della vita, nell’ordine della morte, uniti intorno ad un’idea di paesaggio, all’esperienza di un nido, attori e spettatori…leggi tutto

28 29 30 settembre

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Verdecoprente Festival.0
is dedicated to countryside that nourishes us, to spaces where culture and nature meet while assuming a distinct shape within the language of contemporary theatre, art and poetry. Thus the acted, spoken and sung theatre, performance, sonorous and visible landscapes, multimedia installations and specific sites are the written compositions afield.

In such manner we would like to transgress the boundary between the arts, between nature and construction, between products of the earth and products of man blending intentions and visions under the manifestation of creative experience and rewriting them in a mastication of languages. Jumping and somersaulting, on that account exercising senses and muscles alike, eyes and ears, breathing and heartbeat, thoughts and emotions.

For the contemporary theatre demands the actors’ voice as much as his dance. It is looking for both action and silence, for the body and its potential, perceives images in the absence of light, penetrating the shadows within a thought. Full and empty, it is a theatre without an edifice and music without an instrument, the poetry of the landscape turned into theatre and theatre which reflects landscape, into something that nourishes and renders us amidst the chaos of life, the array of death, actors and audience united by a certain idea of the countryside, by the experience of a nest...read more
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September 29th, 30th, 31th

Livelli di fondo – Limosa 05.05

Livelli di fondo
memorie, esplorazioni e ricerche intorno alla sacralità della Natura

Un percorso tra video, voci, foto e pitture di Roberto Giannini e Rossella Viti
nell’ambito di Passaggioalimosa 2011/12
dedicato ai 10 anni di Limosa e ai 20 di Hormiai
Sabato 5 maggio h. 20,00 – Teatro di Limosa – Spigno Saturnia Lt

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Brillano argenti di ex voto abbandonati e ritrovati in nuove forme di preghiera, racconti, visioni. Invocazioni laiche declinate al presente pensando al futuro della Madre Terra.

Così Livelli di fondo si sposa con la natura di Limosa, luogo di teatri e d’arte. Limosa è nome inventato, da limo e mimosa ovvero, limo come acqua, giallo come la pietra tufacea della zona.

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video:
Livelli di fondo  per acqua ricevuta video

fotografia:
ex Argenti
icone tra sacro e profano

pittura:
Infans Crux polittico
da “in” negazione  “fari” parlare – “crux” croce

memorie:
Cartoline ricordo

Visti dall’Alto, due attori e una macchina fotografica
le foto dello spettacolo con gli spettatori di Limosa 2008

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Livelli di Fondo slideshow


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Vocabolomacchia teatro.studio
/ macchia.Off  campi sensibili

6 aprile ripensare L’Aquila

Pensando a L’Aquila e alla sua cultura, 6 aprile 2012

“Cara città,
oggi in molti si ricorderanno di te e ti parleranno addosso, quasi a ricostruire intorno alle tue strade nuove mura, case, sostegni. A me tocca seguire questo passaggio da lontano, io sto sull’altalena, cullando pensieri lontani, lontani da qui, lontano da te, lontani da me. Dove ancora tu sei pensiero possibile, e città, di nuovo. Dondolo, tra quello che è stato e quello che sarà, come figlio che aspetta in disciplinato silenzio.
Dondolo, appollaiato nei miei 18 anni troppo ingombranti per un’altalena d’infanzia, e guardo in direzione della mia nuova casa, Assergi, quartiere dormitorio e succursale della mia città”.

Ho scelto di parlare de L’Aquila, oggi 6 aprile 2012, attraverso un brano tratto da Valico di città, il mio progetto di scritture meticce tra fotografia/teatro/video che condivido con Camilla Inverardi dell’Aquila. In Valico di città i testi grafici e fotografici sono il frutto di un lavoro iniziato un anno fa, dopo la visione dal vero della città, dopo l’esperienza del silenzio e della polvere, seguendo la necessità di fotografare la città nel suo corpo più intimo: gli interni delle case, l’interiorità delle persone. Il mio ‘fotografare’ voleva accogliere significati diversi, e doveva farlo con linguaggi diversi, modificando i confini di un fotoreportage fino a eliminare a volte completamente l’immagine. Ho iniziato così un work in progress per un racconto teatrale, fotografico e video che sto presentando in contesti diversi, ma non lo considero ancora terminato. Oggi la cosa che più mi sorprende è che, dopo i miei viaggi a L’Aquila, tutto ciò che non riprendo con la macchina fotografica continua a riemergere con forza dalla mia memoria, come se io stessa, come una pellicola sensibile, conservassi un’immagine latente da cui nasce ogni volta una nuova scrittura, di luce e di ombre. Rossella Viti
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vai a Valico di città
vai alla fotogallery Zona rossaLaquiladonne 2011
vai a L’Aquila in due al Magfest 2012

Cercando soluzioni per L’Aquila
Sareste d’accordo con una ricostruzione de L’Aquila con strutture moderne? A quali professionalità e competenze assegnereste il lavoro di ricostruzione?
Vi allego due link, sono due sguardi critici che vi invito ad approfondire.
http://www.terraemutatae.it/ 

http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/category/regioni/abruzzo/

la cultura paga, paga la cultura

Immagina se la cultura, le arti, i linguaggi espressione della creatività umana fossero adeguatamente valorizzati nel nostro Bel Paese, se fossero davvero riconosciuti e trattati come bene, patrimonio materiale e immateriale, lavoro, risorsa, esperienza fondamentale, segno di civiltà e qualità della vita, se fossero sguardo nuovo al centro di una ri-qualificazione del sistema paese, dalle arterie alle diramazioni più capillari e periferiche… Immagina, e a forza di immaginare sei costretto ad ammettere che nonostante la caccia aperta e spietata nel nome di un popolo addormentato o peggio, distratto, arte e cultura sono ancora materia viva, organica, e per niente inerte, e potresti osservare che, con tutta naturalezza, restano nutrimento sano e prezioso, dei diversi e degli uguali, del nord e del sud, di tutti i tempi. Cibo da portare ogni giorno sulla tavola perché fa bene, ma facciamo  in modo che faccia bene a tutti, anche a chi lo prepara.

Da questa riflessione nasce la cultura paga
una nuova iniziativa online dove periodicamente Vocabolomacchia teatro.studio propone al visitatore opportunità di acquisto di prodotti artistici/culturali e forme di partecipazione /produzione a progetti in corso, forme di autofinanziamento possibili, trasparenti e accessibili, da con-dividere.


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