partitura per due attori e una macchina fotografica
creazione scenica e progetto visivo associazione Ippocampo
autori e interpreti, Roberto Giannini e Rossella Viti
musiche originali dal vivo, scena Roberto Giannini
drammaturgia per visioni e testi, regia Rossella Viti
con la presenza sensibile e in-consapevole degli autori:
R. Barthes, B. Bolchi, M. Burchartz, I. Calvino, M. Di Biase, H. Erfurth, D. Lange, R. Martinis, T. Modotti (courtesy Comitato Tina Modotti), F. Moleres (courtesy ILO), Nadar, S. Nzima, A. Sander, F. Scianna, T. J. Shillea, T. Stoddart, J. Weninger. Produzione Associazione Ippocampo
Visti dall’Alto è un viaggio teatral fotografico nei luoghi e nei paesaggi, che siano un volto, una casa o una città. E’ un percorso ingordo che non si accontenta del teatro ma mentre racconta di fotografia ne fa pratica, esercizio di scena, visione e memoria. Un gioco teatrale che entra nelle emozioni del fotografare e del farsi fotografare, per raccontare agli spettatori, e con gli spettatori, il mondo che ci sopravvive, quello delle immagini.
Trovarsi in viaggio al centro di un fotogramma, nel tempo del teatro, nello spazio di una fotografia, nei luoghi degli uomini e delle donne.
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Visti dall’Alto è un paesaggio disegnato con il lavoro degli attori, la presenza degli spettatori, immagini fotografiche proiettate e scattate, parte integrante della narrazione. Ogni allestimento è possibile, in sale, teatri, giardini, e in ogni luogo lo spettacolo porta con sé l’alchimia di una scena che si riproduce con la fotografia, riflettendo su se stessa. E’ la traccia, visibile, dell’attraversamento, che restituisce ad ogni contesto la sua unicità.
Galleria fotografica degli spettatori, Lugano (Ch)
ospiti del Teatro delle Radici
ph_rossellaviti



























Galleria fotografica dal Multicidade Festival
a Rio de Janeiro, novembre2015
ph_R. Mangolin





























































vai a Visti dall’Alto scheda pdf
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vai a Visti è una tesi di laurea
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Visti Press – leggi tutto qui (italiano – español)
“Non una performance teatrale che genera una finzione, Visti dall’Alto è un’azione reale, effettiva ma scenica, sublimata dalla presenza magnetica dell’attrice e dell’attore, il cui ritmo trasforma in musica e poesia tutto quello che fanno, tutto quello che ci dicono…”
Afonso Becerra Arrojo 2013
“Utilizzando elementi semplici … riescono a stabilire un tono lirico che consente loro di lanciare questioni di grande trascendenza senza perdere il senso del gioco e dell’ironia …”
Manuel Xestoso FARO DE VIGO
“Il transito tra un’immagine e l’altra é un esercizio personale e non trasferibile, nella riflessione di essere nel tempo passato, nel tempo futuro, nel tempo presente.”
Cosme de Singulis
photos by attilio faroppa, magda viti, teresa mancini, rina skeel














































2 risposte a “Visti dall’Alto”
[…] creazione scenica e progetto visivo: Vocabolomacchia teatro.studio di e con Roberto Giannini e Rossella Viti musiche originali dal vivo, scena Roberto Giannini drammaturgia per visioni e testi, regia Rossella Viti sabato 13 Giove h 21.00 officine Beranzoni Visti dall’Alto è un viaggio teatral fotografico nei luoghi e nei paesaggi, che siano un volto, una casa o una città. E’ un percorso ingordo che non si accontenta del teatro ma mentre racconta di fotografia ne fa pratica, esercizio di scena, visione e memoria. Un gioco teatrale che entra nelle emozioni del fotografare e del farsi fotografare, per raccontare agli spettatori, e con gli spettatori, il mondo che ci sopravvive, quello delle immagini. Trovarsi in viaggio al centro di un fotogramma, nel tempo del teatro, nello spazio di una fotografia, nei luoghi degli uomini e delle donne. Visti dall’Alto è un paesaggio disegnato con il lavoro degli attori, la presenza degli spettatori, immagini fotografiche proiettate e scattate, parte integrante della narrazione. Ogni allestimento è possibile, in sale, teatri, giardini, e in ogni luogo lo spettacolo porta con sé l’alchimia di una scena che si riproduce con la fotografia, riflettendo su se stessa. E’ la traccia, visibile, dell’attraversamento, che restituisce ad ogni contesto la sua unicità…leggi tutto […]
[…] arrivare puntuali” affermano Rossella e Roberto “se si vuole entrare nei taccuini di ‘Visti dall’alto – due attori e una macchina […]